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L'allevamento


Quando la mia passione per i Labrador è cresciuta a tal punto che ho deciso di cominciare ad allevare, mi sono dato degli obiettivi da perseguire ed ho improntato il mio lavoro al loro raggiungimento.



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Innanzitutto vorrei sottolineare che ho deciso di "allevare" e non di "produrre" cuccioli: il mio intento è quello di selezionare soggetti in tipo, con una buona struttura e che abbiano le qualità morfologiche e caratteriali tipiche di questa razza, le stesse che ne hanno fatto una delle razze più amate ed apprezzate del panorama cinofilo internazionale. Nel far ciò credo sia indispensabile avvalersi dei suggerimenti e delle esperienze di altri allevatori e per questo voglio ringraziare indistintamente tutti coloro che mi sostengono, criticano e consigliano nel difficile compito che è "l'allevare". Nella selezione dei miei soggetti e nella scelta dei riproduttori da utilizzare negli accoppiamenti, faccio particolare attenzione alle qualità morfologiche ed alle informazioni genetiche disponibili. Per quanto mi riguarda, do molta importanza allo studio delle varie linee genealogiche che il mondo del Labrador è oggi in grado di proporci, con una personale predilezione per le linee di sangue del Nord Europa. Tutto questo con l'intento di approfondire le mie conoscenze e poter meglio valutare le informazioni genetiche sui riproduttori. Purtroppo ad oggi, gli studi genetici sul DNA, sono in grado di darci indicazioni certe solo sulla trasmissione del colore, della atrofia progressiva della retina (PRA) e della narcoepilessia; discorso a parte va fatto per la displasia del gomito e dell'anca.

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L'unico controllo per le displasie è di tipo radiografico e solitamente viene ufficializzato dopo l'anno di età del cane. E' sicuramente utile a chi alleva sottoporre ad un esame radiografico i propri soggetti, scegliere riproduttori che ne siano in possesso evitando di accoppiare soggetti mediocri o che abbiano evidenziato problemi. Questo però può essere solo un piccolo ausilio per gli allevatori: sarebbe necessario poter disporre di tutti i risultati riguardanti i controlli sui fratelli, bisnonni, zii, etc. per avere delle statistiche veritiere, ma questo ad oggi è praticamente impossibile. Il mio consiglio, per chi volesse avvicinarsi a questa razza e decidesse di acquistare un cucciolo, è senza dubbio quello di rivolgersi ad un allevatore qualificato che sia in grado di infondere fiducia, che abbia voglia di parlare delle caratteristiche della razza, delle sue esigenze e dell'impegno che richiede crescere un cucciolo. Personalmente reputo che un buon allevatore debba consigliare all'acquirente il soggetto più adatto in base alle sue aspettative e necessità (nucleo familiare, età, interesse alle esposizioni, alla caccia, alle prove di lavoro…) ma soprattutto non debba avere esitazioni nel negare un suo cane a persone che non reputa adatte. Una volta acquistato il cucciolo, un allevatore serio sarà felice di seguirvi e consigliarvi sulla sua crescita e sulla sua educazione.

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Pertanto informatevi per tempo e fissate degli appuntamenti per visitare più allevamenti, non fermatevi solo a quello più vicino e soprattutto non limitatevi a chiedere il prezzo di un cucciolo, chiedete informazioni sui genitori, sulle loro qualità, sui controlli sanitari che hanno sostenuto e verificate la serenità e le condizioni igieniche dei soggetti presenti in allevamento. Ma soprattutto diffidate di chi vi promette garanzie assolute: al momento attuale nessuno può fornirle e la genetica canina può offrire solo un supporto parziale agli allevatori. In sostanza, le uniche reali garanzie che un allevatore può darvi, sono quelle della serietà e della qualità del suo lavoro, della sua integrità morale e soprattutto di un'immancabile passione…tutte componenti indispensabili per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo nella vita.